Definizione e tecnicismi
La definizione di agenzia di viaggio è andata col tempo modificandosi in base all'evolvere della normativa che la regolamentava. La legge quadro sul turismo del 1983 correlò l'attività delle adv alla Convenzione Internazionale sui Contratti di Viaggio, detta anche Convenzione di Bruxelles, per porre fine ai dubbi sulla natura giuridica dell'attività delle adv: tutte le loro funzioni tipiche erano state ricondotte al contratto di viaggio, di intermediazione e di organizzazione di viaggio.
Il D. legislativo n. 392 del 1991, invece, disgiunse la definizione di agenzia di viaggio dal regime della Convenzione di Bruxelles, innovandola attraverso la differenziazione dell'attività di vendita da quella di intermediazione. In tempi più recenti, con il D. legislativo n. 111 del 1995 i contorni del quadro normativo furono definitivamente alterati e non più fondati sulla Convenzione di Bruxelles, quindi si possono distinguere:
1)
a - agenzie di viaggio che producono, organizzano e vendono direttamente ai turisti dei pacchetti turistici creati da loro;
b - agenzie di viaggio che producono pacchetti turistici venduti a clienti di altre agenzie di viaggio;
c - agenzie di viaggio che vendono pacchetti turistici prodotti da altre agenzie di viaggio.
2)
a - agenzie di viaggio che svolgono attività di intermediazione tra consumatori e fornitori per la vendita di servizi isolati ( in tal modo l'intermediario vede limitato il suo raggio d'azione alla sola vendita di sevizi separati).
Alla definizione "nazionale", si aggiungono le definizioni emanate con leggi regionali, le quali la arricchiscono introducendo le cosiddette attività accessorie o aggiuntive, come la prenotazione di biglietti ferroviari o marittimi, oppure la prenotazione alberghiera, l'accoglienza dei clienti nei porti, aeroporti e ferrovie ecc. ecc.
Purtroppo le Regioni si sono adeguate con notevoli difficoltà e non sono riuscite a raggiungere un risultato omogeneo: alcune hanno riconsiderato le attività delle agenzie di viaggi e turismo abbandonando i dettami della Convenzione di Bruxelles; altre invece hanno mantenuto l'impostazione data dalla Convenzione di Bruxelles, anche se le loro leggi contengono gli elementi di tutela del consumatore previsti del D. Lgs. n. 111/95; altre ancora sono rimaste legate alla Convenzione di Bruxelles, ma non contengono gli elementi di tutela del consumatore; infine vi sono Regioni che non hanno ancora aggiornato le proprie leggi.
Si rileva infine che le due leggi quadro sul turismo (217/83 e 135/2001) non sono state in grado di creare un sistema agenziale italiano dei viaggi armonioso, valido e garantista secondo i principi della normativa europea.
Come già detto la bipartizione di fondo tra le agenzie, in tour operator che si occupano dell'organizzazione del viaggio e in travel agent che si limitano ad essere degli intermediari di viaggi è stata introdotta dalla Convenzione di Bruxelles.
In tal modo sono state create due diverse figure contrattuali: il contratto di organizzazione e il contratto di intermediazione
Il contratto di organizzazione di viaggio è un contratto nel quale "una persona si impegna a suo nome a procurare a un'altra, per mezzo di un prezzo globale, un insieme di prestazioni comprendenti il trasporto, il soggiorno separato dal trasporto o qualunque altro servizio che ad essi si riferisca"; in altre parole si impegna nell'organizzare un pacchetto turistico completo.
Per tale tipologia di contratto, erano nati dei problemi per l'individuazione della sua corretta natura giuridica, perché era stato dapprima interpretato come contratto di trasporto, poi come contratto di mandato.
Ma già da diverso tempo sia dottrina che giurisprudenza sono concordi nel ritenere che il contratto di organizzazione presenti forti analogie con il contratto di appalto di servizi.
In effetti l'organizzatore non fa altro che (come l' appaltatore) organizzare con mezzi propri e a proprio rischio un contratto di viaggio, assumendone l'obbligo della prestazione del servizio.
Il tour operator stipula tali contratti avendo come contraente una agenzia di viaggio dettagliante oppure vendendo direttamente il pacchetto al cliente.
Con il contratto d'intermediazione "una persona si impegna a procurare all'altra, per mezzo di un prezzo, sia un contratto di organizzazione di viaggio, sia uno dei servizi separati che permettono di effettuare un viaggio o un soggiorno qualsiasi". In tal caso il travel agent è solo un intermediario e non il produttore del pacchetto.
Il contratto di intermediazione ha molte analogie con il contratto di mandato perché l'intermediario si obbliga (come il mandatario) a compiere uno o più atti giuridici per conto dell'altra parte contrattuale.
Le agenzie nell'era di internet
Le agenzie di viaggio rappresentano il penultimo anello della catena turistica... il punto di contatto diretto con il cliente, i promotori del pacchetto turistico.
L'agente di viaggio è diventato sempre più consulente arricchendo il suo bagaglio professionale e le proprie conoscenze, perfezionando stile e metodologie di comunicazione, utilizzando moderne tecniche di vendita utilizzando la formazione come strategia di miglioramento continuo. Infatti con il crescere della domanda l'offerta si è nel tempo diversificata e adeguata alle nuove caratteristiche del mercato.
Un mercato sempre più aggressivo e complesso. Oggi non è più necessario recarsi fisicamente in agenzia grazie alle moderne tecnologie che permettono di visualizzare proposte, cataloghi e strutture direttamente da casa o dal posto di lavoro.
Quindi è possibile acquistare un pacchetto turistico completo restando tranquillamente davanti al computer o alla televisione. Infatti i canali disponibili per avere accesso alle centinaia di offerte sono quelli di internet o di televideo (RAI e Mediaset)
Le stesse modalità di pagamento differiscono in bonifico bancario o postale e carta di credito (per i meno diffidenti) che infine si rivela il sistema più sicuro in caso di frodi in quanto quest'ultima è coperta da assicurazione. Diverse agenzie di viaggio hanno anche una sede fisica.
Il nuovo mercato ha provocato l'affiliazione di singole agenzie di viaggio a potenti gruppi commerciali con sistemi definiti "multi-level" o "franchising" ovvero un unico grande marchio aziendale con numerosi punti vendita sul territorio, costi di gestione dell'attività intestati alla sede centrale ed elevata capacità contrattuale con i tour operator che permette da una parte commissioni più alte per le agenzie e quindi possibilità di praticare sconti più consistenti alla clientela.
Poi il "last minute" che da eccezione è diventato un sistema di vendita consueto che ha visto la nascita di agenzie di viaggio online che lavorano esclusivamente con questi prodotti ovvero la (s)vendita di pacchetti turistici da una a due settimane dalla partenza con riduzioni di prezzo da listino che vanno dal 20% addirittura al 70%!!
Non si tratta di specchietti per le allodole ma molto più probabilmente di quello che dovrebbe essere il prezzo reale (equo) del pacchetto turistico.
Il costo dei servizi in alcune realtà è veramente ridicolo, quindi possiamo stare certi che alla presenza di cd. last minute nella catena commerciale turistica forse il guadagno sarà minore ma sicuramente nessuno rimarrà al verde! Una alternativa al "last minute" è "l'advance booking" (o "prenota prima") ovvero uno sconto consistente per chi prenota, e spesso salda, con largo margine di anticipo il proprio viaggio.
Una formula che sommata agli sconti e riduzioni da catalogo permette al cliente di ottenere un ottimo prezzo finale. In questo caso dalla parte del turista vi è la scelta esercitata a 360° rispetto alla località, alla struttura, agli aeroporti e date di partenza... aspetto che con il ricorso al last minute invece è assente in quanto legato esclusivamente alla disponibilità di posti.
Diverse agenzie di viaggio, soprattutto quelle che operano anche online, riconoscono uno sconto, a prescindere, sui prezzi da catalogo come ad esempio due tra i più grandi network Bluvacanze e Cisalpina Tours fino al 10% (esclusi iscrizione ed eventuali visti).
Uno sconto che aggiunto agli "advance booking", alle riduzioni cumulabili, alle fidelity card dei tour operator (ad esempio la carta vacanze di valore del Gruppo Alpitour, 5% di sconto) possono arrivare a risparmiare fino ad oltre il 30% del prezzo di listino!
Che dire di più... la scelta è molto varia ma soprattutto di questi tempi la pecunia non è mai abbastanza, quindi bisogna saper approfittare, volta per volta, dell'offerta più conveniente con un occhio alla garanzia dell'agenzia ed uno alla qualità del prodotto ma oggi con internet tutto ciò può essere molto facile. Attenzione ai fantasmi e usare molto i forum o i newsgroup, utilissimi per lo scambio di esperienze ed informazioni, per verificare laddove possibile l'attendibilità dell'intera offerta.